Un bel post dedicato a chi pensava che la stagione dei peperoncini fosse finita senza un assaggio di Rocoto. Effettivamente ci sono andato vicino, visto che la stagione estiva che vi ho descritto in tutte le salse ha ritardato moltissimo la fioritura della pianta e lo sviluppo dei primi frutti. Però il tentativo di trapianto nella serra del nonno ha avuto buon esito, autunno/dicembre miti hanno aiutato e quindi....
Eccoli serviti e ben maturi, i primi (e quasi unici) Rotoco Guatemalan Orange del 2014.
Per di più, poichè sono stati gli unici peperoncini della famiglia Pubescens arrivati a fioriturire e fruttificare ho ottenuto semi isolati senza il ben che minimo sforzo.
Chi volesse alcuni di questi semi può lasciare un commento nell'apposita pagina del mio blog:
http://ortolanoa30anni.blogspot.it/p/blog-page.html
(per le altre sementi invece occorre chiedere le disponibilità visto che dovrò aggiornare la lista approfittando delle vacanze natalizie)
sabato 27 dicembre 2014
giovedì 25 dicembre 2014
sabato 20 dicembre 2014
Finocchi: crescita e raccolto
Oh che bello, finalmente posso festeggiare qualche successo nell'orto! I finocchi sono cresciuti dall'ultima volta in cui ve li ho mostrati in questo post di ottobre:
http://ortolanoa30anni.blogspot.it/2014/10/declinazioni-di-verde.html
A novembre le cose sembravano già ben indirizzate. Le piante stavano crescendo e ho iniziato a rincalzare le più grandi. Questa operazione serve a sbiancare il grumo e l'ho dovuta repetere varie volte perchè con la pioggia l'ortaggio è ritornato a scoprirsi varie volte. E' l'unica cura necessaria per questa coltivazione.
Con un po' di pazienza ho aspettato che la natura facesse il proprio corso e, settimana scorsa, mi sono deciso a fare la sacrosanta raccolta.
I grumi si sono sviluppati bene. Certo, non sono grandi come quelli dei supermercati, ma c'è anche da dire che non ho concimato nuovamente il terreno prima di piantarli, sperando nella distribuzione fatta a primavera. Speranza ripagata da buoni risultati e comunque non avrei potuto fare altrimenti.
Le dimensioni della piante non influenzano negativamente il loro sapore: sono molto gustosi, una delizia fresca da consumare in insalata!
http://ortolanoa30anni.blogspot.it/2014/10/declinazioni-di-verde.html
A novembre le cose sembravano già ben indirizzate. Le piante stavano crescendo e ho iniziato a rincalzare le più grandi. Questa operazione serve a sbiancare il grumo e l'ho dovuta repetere varie volte perchè con la pioggia l'ortaggio è ritornato a scoprirsi varie volte. E' l'unica cura necessaria per questa coltivazione.
Con un po' di pazienza ho aspettato che la natura facesse il proprio corso e, settimana scorsa, mi sono deciso a fare la sacrosanta raccolta.
I grumi si sono sviluppati bene. Certo, non sono grandi come quelli dei supermercati, ma c'è anche da dire che non ho concimato nuovamente il terreno prima di piantarli, sperando nella distribuzione fatta a primavera. Speranza ripagata da buoni risultati e comunque non avrei potuto fare altrimenti.
Le dimensioni della piante non influenzano negativamente il loro sapore: sono molto gustosi, una delizia fresca da consumare in insalata!
sabato 13 dicembre 2014
Le Cime di Rapa
Finalmente le Cime di Rapa sono pronte per la raccolta! Colgo l'occasione per parlare un po' di questo ortaggio che è particolarmente adatto a riempire l'orto nella coda di fine autunno / inizio inverno.
Ne esistono di varie specie, qualche esempio lo trovate nel catalogo Ingegnoli: http://www.ingegnoli.it/sementi-da-orto/rape.html. Si differenziano per il tempo che decorre da quando vengono seminate a quando si possono raccogliere e il loro nome lo rende ben chiaro: ad esempio io ho seminato la varietà "Sessantina", che impiega appunto 60 giorni (più o meno) dalla semina allo sviluppo dell'infiorescenza.
La cosa che più può intressare agli O30 è la limitatissima necessità di cure di questo ortaggio, che sarebbero difficili da curare in questo periodo in cui le giornate sono corte, si esce di casa per andare al lavoro col buio e si rincasa di nuovo col buio. In pratica occorre solamente dare una bella vangata al terreno prima di seminare a spaglio, poi si attende che la natura faccia il suo corso. Più facile di così, si muore!
Per favorire la rotazione delle culture e l'arricchimento del terreno che ne consegue, le ho seminate nel fazzoletto di terra dove quest'estate crescevano i pomodori. Oltretutto questa porzione di orto è anche la più soleggiata, quindi auspicavo che le piante potessero beneficiarne. E così è stato!
Ho iniziato a raccogliere le prime infiorescenze 2 settimana fa, giusto il necessario per una pasta cime di rapa e peperoncino.
Domenica ho fatto il bis, molto più abbondante, raccogliendo un intero sacchetto di infiorescenze. Stessa destinazione culinaria, una vera leccornia!!
Andrò un'ultima volta a controllare se si è sviluppata qualche ulteriore infiorescenza da raccogliere. Se non sarò fortunato però tutto il fogliame avanzato non sarà comunque sprecato, ma andrà ad arricchire il terreno con la prossima vangata a primavera.
L'unico difetto di questa cultura sta nel fatto che attira un gran numero di lumache che si ammassano sulle piante alla ricerca di cibo, che in un orto sempre più deserto diventa merce rara. Bisogna armarsi di pazienza e lavare bene tutto prima del consumo, se non si vogliono sorprese!
Le Cime di Rapa, un toccasana per tutti per gli orti invernali!
Ne esistono di varie specie, qualche esempio lo trovate nel catalogo Ingegnoli: http://www.ingegnoli.it/sementi-da-orto/rape.html. Si differenziano per il tempo che decorre da quando vengono seminate a quando si possono raccogliere e il loro nome lo rende ben chiaro: ad esempio io ho seminato la varietà "Sessantina", che impiega appunto 60 giorni (più o meno) dalla semina allo sviluppo dell'infiorescenza.
La cosa che più può intressare agli O30 è la limitatissima necessità di cure di questo ortaggio, che sarebbero difficili da curare in questo periodo in cui le giornate sono corte, si esce di casa per andare al lavoro col buio e si rincasa di nuovo col buio. In pratica occorre solamente dare una bella vangata al terreno prima di seminare a spaglio, poi si attende che la natura faccia il suo corso. Più facile di così, si muore!
Per favorire la rotazione delle culture e l'arricchimento del terreno che ne consegue, le ho seminate nel fazzoletto di terra dove quest'estate crescevano i pomodori. Oltretutto questa porzione di orto è anche la più soleggiata, quindi auspicavo che le piante potessero beneficiarne. E così è stato!
Ho iniziato a raccogliere le prime infiorescenze 2 settimana fa, giusto il necessario per una pasta cime di rapa e peperoncino.
Domenica ho fatto il bis, molto più abbondante, raccogliendo un intero sacchetto di infiorescenze. Stessa destinazione culinaria, una vera leccornia!!
Andrò un'ultima volta a controllare se si è sviluppata qualche ulteriore infiorescenza da raccogliere. Se non sarò fortunato però tutto il fogliame avanzato non sarà comunque sprecato, ma andrà ad arricchire il terreno con la prossima vangata a primavera.
L'unico difetto di questa cultura sta nel fatto che attira un gran numero di lumache che si ammassano sulle piante alla ricerca di cibo, che in un orto sempre più deserto diventa merce rara. Bisogna armarsi di pazienza e lavare bene tutto prima del consumo, se non si vogliono sorprese!
Le Cime di Rapa, un toccasana per tutti per gli orti invernali!
sabato 6 dicembre 2014
Cavolfiori "palla da baseball"
Faranno rideregli ortolani più esperti, ma devo dire che i cavolfiori che ho ottenuto quest'anno suscitano comunque la mia curiosità, nonostante le dimensioni ridotte dell'infiorescenza bianca.
I lettori abituali sapranno che le piante che ho trapiantato qualche tempo fa hanno sofferto oltremodo di un attacco di parassiti, al punto che la maggiorparte d'esse è morta. Se ne erano salvate solo alcune, a dimora nella parte alta dell'orto. Nonostante fossero anch'ese messe maluccio, le ho lasciate a terra e... sopresa: hanno prodotto qualche infiorescenza.
Sono rimaste molto piccole, ma per essere la prima volta che riesco ad ottenere un minimo risultato con questa coltivazione, direi che comunque questo può essere considerato un piccolo passo avanti.
I lettori abituali sapranno che le piante che ho trapiantato qualche tempo fa hanno sofferto oltremodo di un attacco di parassiti, al punto che la maggiorparte d'esse è morta. Se ne erano salvate solo alcune, a dimora nella parte alta dell'orto. Nonostante fossero anch'ese messe maluccio, le ho lasciate a terra e... sopresa: hanno prodotto qualche infiorescenza.
Sono rimaste molto piccole, ma per essere la prima volta che riesco ad ottenere un minimo risultato con questa coltivazione, direi che comunque questo può essere considerato un piccolo passo avanti.
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