2 passi avanti e.... 1 indietro

La prima settimana di febbraio è passata tra i ficchi di neve di una perturbazione che ha coinvolto la provincia di Como, come del resto buona parte della penisola italiana.
Dentro casa, al calduccio, il germbox brulica di vita: le brassaliche hanno germinato in pochissimo tempo, mentre tra i peperoncini c'è ancora qualcuno che manca all'appello.

 

I broccoli violetti estivi, o come li chiama Mark che me li ha regalati, i PSB (Purple Sprouting Broccoli), sono germinati vigorosamente e ho ottenuto 6 piantine. Spero diano almeno le stesse soddisfazioni che mi hanno dato i broccoli a ricacci dell'anno scorso!

Trapiantare i semi germianti è abbastanza semplice. L'unica operazione "delicata" è la rimozione del seme dallo scottex, che deve essere fatta con molta attenzione aiutandosi con un coltello o una piccola forbice per evitare di rompere le radici che si possono sviluppare in mezzo agli strati della carta umida. L'importante è non rompere la radice alla base del germoglio, se invece si dovesse spezzare leggermente nella parte finale non succede nulla.
Si prepara un plateau con del terriccio da semina e lo si bagna. In alternativa possono essere utilizzati dei bicchieri di plastica facendo buco sul fondo.

Si scava una buchetta nel terriccio aiutandosi con una matita o il manico di una posata e vi si infila il germoglio. Un'ulteriore irrorazione e il tutto è pronto per la crescita. In questo caso in lightbox.

Non tutto però è positivo... Ricordate nell'ultimo post il fantomatico broccolo sessantina!? Ebbene, come dicevo, non ero riuscito a raccogliere nessuna informazione su internet in merito a questo ortaggio che ho ricevuto da un'amica ortolana con uno scambio sementi... A darmene però ci ha pensato un altro amico, il quale mi ha avvisato di aver preso un abbaglio: questo "broccolo" non è altro che una "cima di rapa" e quindi oggi sarebbe completamente fuori stagione. Risultato: i bei semi germogliati sono finiti in pattumiera, poveretti loro!

Errori di inesperienza tipici dell'Ortolano a 30 anni. Se così non fosse, il blog si chiamarebbe in un altro modo!